Se l’inglese la fa da padrone in ambito marketing e pubblicità, non manca nemmeno qualche ispanismo in italiano, forse laddove vogliamo marcare il colore della parola e renderla più drammatica, storica, potente o variopinta. Ecco alcuni esempi:
Aficionados: si può tradurre come fans, sostenitori.
Caliente: letteralmente significa caldo ma viene usato per indicare il temperamento particolarmente focoso di una persona.
Desaparecido: L’espressione desaparecidos, che significa scomparsi, afferisce al periodo dei regimi militari in alcuni paesi del Sudamerica, come l’Argentina, dove le persone venivano arrestate per motivi politici e poi sparivano, cioè se ne perdevano le tracce. Il significato è pertanto drammatico ma a volte ci si scorda del significato storico originale e si usa dire “desaparecido” quando qualcuno non si trova. Dov’è Mario? Doveva essere qui a fare il trasloco! Boh, desaparecido.
Embargo: si usa in varie occasioni ma soprattutto in ambito commerciale e si tratta di un provvedimento con cui uno stato decide la sospensione di forniture di merci verso determinati paesi per esercitare pressioni di carattere politico (esempio: l’embargo del petrolio). Viene usato anche in ambito giornalistico quando per accordi presi si tende a ritardare la pubblicazione di una storia, di un articolo sino al momento pattuito con chi ha fornito la storia (es. l’ufficio stampa di un cantante). È una delle parole spagnole usate nella lingua italiana più frequentemente.
Fiesta: beh questo è abbastanza facile. Si usa ma chissà perché visto che festa è una bella parola. Forse fiesta rende meglio l’idea di una festa divertente.
Golpe: è il colpo di stato effettuato da gruppi militari per ribaltare il governo al potere.
Macho: letteralmente significa maschio ma si usa per definire un uomo particolarmente virile.
Movida: La movida è di fatto la vita notturna particolarmente attiva animata dai giovani di una città. Nasce dalla movida di Madrid negli anni settanta e attiva fino ai primi anni novanta e che si configurava come un vero e proprio movimento artistico e sociale.
Ola: letteralmente significa onda ed è quel movimento che si effettua sugli spalti dello stadio dal pubblico tale per cui ci si alza in sequenza a simulare un’onda (guarda il video sotto).
Siesta: è il pisolino (tipicamente del pomeriggio dopo pranzo).
Che taglio hanno gli ispanismi in italiano? Cosa vogliamo rimarcare usando questi termini, anche laddove non si tratti di una parola culturalmente appartenente al mondo ispano-americano (tipo “embargo” o “desaparecido”), ma di una semplice predilezione per il termine straniero rispetto a quello italiano (come ad esempio “fiesta” o “caliente”)?